Italia in cima alle vendite europee in un settore in costante crescita ed evoluzione
In risposta a specifiche e sempre più evolute richieste di salute e benessere, il mercato italiano nel 2021 ha registrato un incremento di oltre 8 punti percentuali rispetto ai 12 mesi precedenti. Un’accelerazione certamente favorita dall’emergenza sanitaria: si stima infatti che 1 italiano su 10 si sia avvicinato agli integratori proprio con la pandemia da Covid-19.
Se in Europa circa una persona su due ha già consumato un supplement, l’Italia risulta la nazione regina nelle vendite di questo segmento, aggregando il 29% del valore totale UE, seguita a distanza da Germania (19%) e Francia (9%).
Il canale distributivo di riferimento resta la farmacia, che da sola ingloba oltre il 75% del fatturato complessivo italiano, seguito dalle parafarmacie e dall’online in terza posizione, che acquisisce però il più alto tasso di crescita rispetto al 2020, vicino al +50%.
E negli States?
Uno studio rileva che il 58% degli americani assume integratori, con una stima di sviluppo del mercato dagli attuali 150 miliardi a 272 miliardi di dollari nel 2028. Parte di tale exploit si pensa sarà merito dei multivitaminici, della Vitamina D e delle proteine del siero di latte in polvere, mentre un’altra fetta sarà coperta probabilmente da nuove categorie di prodotto.
Supplement: il benessere al centro, in tutte le sue declinazioni
Voglia di mantenersi sani, giovani e attivi il più a lungo possibile. Il sentiero è tracciato. I consumatori danno grande priorità alla loro condizione fisica e mentale e a ciò che ingeriscono; specie dopo la pandemia, che ha elevato nel percepito degli adulti l’importanza di un invecchiamento sano. E i brand si muovono di conseguenza: il 48% dei nuovi lanci europei di cibi e bevande include un’indicazione sulla salute.
Il Covid ha generato altresì un effetto propulsivo sul comparto anti-aging, con un’impennata del consumo di integratori a base di cheratina (proteina utile al benessere di capelli, unghie e pelli). Sale anche la domanda di prodotti sulla prevenzione del declino cognitivo, in linea con il trend dei nootropi: farmaci intelligenti basati su formulazioni e principi attivi che aiutano il metabolismo del cervello e del sistema nervoso, favorendo i meccanismi che regolano percezione, concentrazione, capacità di apprendimento, memoria e mantenimento delle funzioni neurologiche.
Bene pure la nutrizione attiva, con new entry che associano alle performance motorie benefici complementari quali il supporto immunitario o la riduzione dello stress, e la salute del cuore, che fa segnare un +31% rispetto al 2020.
Sostanze preziose dalla natura, nuovi formati, voglia di condividere
Una mega tendenza che si sta affermando nel 2022? Quella della nutrizione sostenibile, che nell’economia delle prossime “green challenge” vede privilegiare una maggiore attenzione verso un modello agricolo rispettoso delle pratiche di approvvigionamento e dei sistemi per la gestione virtuosa dei flussi di rifiuti.
In termini di produzione, essa si sta concentrando sul potenziale ancora inespresso di ingredients quali il ginkgo, il ginseng, la menta ma anche la marjuana; pare infatti che nei prossimi anni assisteremo a un’esplosione di prodotti commestibili contenti CBD.
Formati: in alternativa alle “obsolete” compresse, specie tra gli sportivi, le donne e gli aficionados di integratori per il sonno, cresce la richiesta di caramelle gommose, masticabili e più gradevoli, belle da postare… magari a forma di orsetti. Anche questa è un’evidenza: persino i supplement sono diventati fonte di ingaggio per l’aumento dei propri follower.